Festa di seconda primavera

Ad Arvaia prima il piacere…

il piacere di stare insieme, di condividere una giornata al campo e quello che ci offre, a volte quasi spontaneamente, più spesso con il sostanzioso contributo della nostra fatica

sabato 27 maggio dalle 9:00 alle 14:00.
Ci riproviamo!
Festa di seconda primavera

Se vieni presto, quando si parte, non soffrirai il caldo sotto i tunnel delle fragole.
Probabilmente saranno le ultime, tiepide e dolcissime: non saranno molte, ma tutte da piluccare e godere appieno.

Le vere protagoniste della giornata saranno le more di gelso, un frutto antico, un supercibo diventato raro, un tesoro di antiossidanti, amminoacidi, minerali e vitamine.
Buonissime da mangiare subito e perfette anche da portare a casa per le marmellate.
L’altra grande novità sarà un laboratorio di aquiloni per grande e piccini.
Occore portare: canne di bambù, sacchetti della spesa, filo di cotone e tessuti leggeri usati (da scialli, sciarpe…), e quindi li costruiremo e li faremo volare.

Continua l’allestimento di spaventapasseri, poi pianteremo quelli già realizzati e quelli nuovi.
Ti ricordi il necessario? Vecchie camicie (meglio a scacchi colorate) o felpe o maglie (a maniche lunghe); calzini spaiati; fili di lana grossa; federe di cuscini; cappelli di lana o di tessuto; bottoni grossi (per gli occhi); palloni sgonfi; ago e filo; spago; stracci tipo mocio per i capelli.

Alle 12:00 l’immancabile picnic condiviso

Per tutta la giornata sarà visibile la mostra fotografica di Arvaia, per la vera prima volta allestita tra gli alberi.

Le raccomandazioni:
– se prepari qualcosa da mangiare e/o se porti qualcosa da bere comunicalo alla capa cuciniera nadia.malagolini@gmail.com, per organizzarsi meglio;

– porta da casa posate, piatto, bicchiere, tovagliolo, ché per essere sostenibili occorre abolire la plastica;
– se sei socio di Arvaia, porta con te un’altra persona che pensi desideri (e meriti!) di diventarlo per godere dei nostri ortaggi: dai che dobbiamo raggiungere le 190 quote ed essere sostenibili anche noi.
Qualche moneta, di metallo o di carta, ci riuscirà gradita per aiutare liberamente a coprire le spese.

Se pioverà anche stavolta, avremo trovato il modo di combattere la siccità: una festa ogni due o tre settimane e forse daremo il nostro contributo anche per combattere il cambiamento climatico.

Nel pomeriggio il “dovere”…

Presso la scuola Steineriana di Via Morazzo, dalle 14,30 è convocata l’assemblea dei soci di Arvaia per l’approvazione del bilancio consuntivo 2016.

Un bilancio che si chiude sostanzialmente in pareggio, grazie ai contributi europei per l’agricoltura e il lavoro svolto per la realizzazione delle siepi, dei percorsi ciclopedonali e dalla loro manutenzione (così come previsto dal progetto con cui abbiamo vinto il bando) che il Comune ci ha riconosciuto e scorporato dall’affitto dovuto.

Una condizione che va esaurendosi, e che ci impone quindi di aumentare il numero di soci che partecipano alla Csa e i ricavi da prodotti trasformati per arrivare a fare buone economie di scala e a sostenere l’intero nostro progetto.

Uno sforzo che ci coinvolge tutti nel cercare di portare nuovi soci e assaggiare le buone cose di Arvaia, non un “dovere”, ma prima di tutto un piacere. Mangiare quello che la terra che coltiviamo produce è il nostro obiettivo, non solo e non tanto economico: siamo convinti che nel cibo che coltivato da noi sia racchiuso il valore di un’esperienza che cerca di mostrare come cambiare stile di vita e il nostro rapporto con la terra che ci sostiene non è impossibile, ma anzi piacevole, sano e alla portata di tutti. Farlo insieme ci regala la gioia aggiuntiva di relazioni solidali e della condivisione, senza cui non saremmo arrivati sin qui.

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